Bellezza e Benessere con gli omega 3,6 e 9
Cosa sono gli acidi grassi polinsaturi ed essenziali
Molte volte, di fronte ad un piatto succulento, ci troviamo a domandarci se esso è ricco in “grassi” oppure no. In realtà, dovremmo porci la seguente curiosità: il nostro cibo è ricco in “grassi buoni”? Infatti negli alimenti è importante che siano presenti nelle giuste quantità anche gli acidi grassi, preferibilmente polinsaturi ed essenziali.
Gli acidi grassi sono presenti nel nostro organismo, sono una porzione fondamentale della membrana cellulare, un sottile rivestimento a doppio strato che protegge ogni singola cellula del corpo. Se la membrana non è sana e integra le cellule perdono la loro capacità di trattenere acqua, nutrienti essenziali alla vita ed elettroliti, nonché la possibilità di comunicare con le altre cellule e di essere controllate dagli ormoni di regolazione. Secondo la moderna scienza, un’alterata funzione della membrana cellulare è il fattore principale che provoca danno alle cellule. È per questo che per il benessere generale, bisogna salvaguardare gli elementi costitutivi della sua barriera protettiva, per l’appunto gli acidi grassi.
Gli acidi grassi si distinguono chimicamente in acidi grassi saturi (non ci sono nella molecola legami doppi) o acidi grassi insaturi (le molecole presentano uno o più doppi legami), e svolgono funzione di struttura, energetica e metabolica. Da quando un ricercatore danese notò la bassa frequenza di casi di infarto del miocardio (il tessuto muscolare del cuore) tra gli abitanti del distretto di Umanack, in Groenlandia, l'attenzione verso gli acidi grassi polinsaturi omega-3 ha realmente coinvolto gli studiosi di tutto il mondo. Egli scoprì infatti che l’origine della sorprendente funzionalità cardiovascolare della popolazione della Groenlandia era riconducibile alla particolare presenza nella loro dieta quotidiana dei cosiddetti omega-3 da olio di pesce.
Gli oli di pesce, anche noti come oli marini, sono grassi, o meglio lipidi, che si ritrovano appunto nei pesci di acque fredde (sgombro, merluzzo, aringa) ed in altre forme di vita marine, come le microalghe (alga schizochytrium). La caratteristica principale di questi oli è la loro ricchezza in acidi grassi polinsaturi a lunga catena della serie omega-3, tra cui i più studiati sono l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA).
La scienza suddivide gli acidi grassi insaturi in due serie fondamentali, gli omega-6 e gli omega-3: l’ Acido linoleico (LA) è il capostipite della serie omega-6 mentre l’Acido alfa-linolenico (ALA) è il capostipite della serie omega-3.
A loro fu dato il nome di acidi grassi “essenziali” in quanto l’organismo umano non è in grado di produrli da solo e per tal motivo, per mantenere lo stato di benessere, deve introdurli con gli alimenti. Da tali acidi grassi essenziali derivano gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena tra i quali è necessario menzionare l’acido gamma-linolenico (GLA) della serie omega-6 e l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) della serie omega-3 (presenti soprattutto negli oli di pesce).
Quali sono le fonti principali da cui è possibile ottenere OMEGA così preziosi? L’acido linoleico (LA) e l’acido alfa-linolenico (ALA)sono presenti principalmente nell’olio di semi di lino. Gli omega-3, EPA e DHA, sono presenti negli olii di pesce, principalmente pesce di acque fredde e salate come sgombri, merluzzo, aringa, salmone. La forma attiva degli omega-6, il GLA, si è presente principalmente negli olii di semi di borragine e di semi di primula notturna o enotera. Gli acidi grassi polinsaturi possono comportare molteplici effetti, scopriamoli insieme nei futuri articoli.
https://www.humanitas.it/enciclopedia/integratori-alimentari/omega-3
http://www.treccani.it/enciclopedia/grassi/
https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/120727
